L`uso e l`analisi esclusiva dei formati di reporting internazionali non fornisce un`immagine fedele del fatto che un sistema sia sotto controllo o fuori controllo.
Anche se tutti i formati internazionali sono basati su un solido metodo di calcolo, sono tutti sensibili al cambiamento anche di un solo conteggio qualunque sia la concentrazione. Ad esempio, la norma ISO 14 indica che nel vostro sistema sono presenti tra le 80 e le 160 particelle di una determinata dimensione. Se la concentrazione nel sistema passa a 161, l`APC emetterà un risultato di ISO 15. Al contrario, se il conteggio scende a 79, il risultato sarà ISO 13.
La domanda è: un cambiamento di un conteggio di particelle giustifica la decisione di agire o no sul sistema?
Ciò che bisogna considerare è a che punto l`effetto cumulativo fa la differenza nel funzionamento dell’intero sistema.
Anche se è facile fissare arbitrariamente dei limiti, dobbiamo capire quanto siamo vicini a superarli. Se la ISO 14 è il vostro limite superiore di contaminazione, e a nessun costo il sistema dovrebbe superare la ISO 14, allora non sarebbe molto responsabile operare inconsapevolmente al 99% o anche all`80% del vostro limite superiore di controllo (certamente non per un periodo di tempo prolungato).
Anche se i formati di reporting internazionali sono utili, e in molti casi sono in pratica sempre adatti, è sempre bene comprendere l`importanza dei conteggi dettagliati per dipingere un quadro più chiaro della situazione e per fissare limiti di controllo raggiungibili.